I caffè freddi napoletani

Eduardo De Filippo era solito dire che un napoletano può rinunciare a tutto tranne che ad una tazzina di caffè. Profondo conoscitore di cose napoletane, il grande drammaturgo partenopeo certamente non sbagliava. In estate, però, con l’arrivo del caldo, non tutti gradiscono bere il classico caffè caldo servito per di più nella tazzina che “coce”.  Per questo motivo i baristi partenopei hanno elaborato, con gli anni, varianti e soluzioni per soddisfare i gusti estivi dell’esigente (almeno in fatto di caffè) popolo partenopeo. Ecco alcune ricette “estive” a base di caffè, note e meno note, create alle falde del Vesuvio.

Partiamo dal Caffè Freddo alla Napoletana. Bevuto principalmente nei mesi estivi è l’alter ego del caffè classico. La differenza tra il nostro “freddo” e quello preparato nelle altre parti della penisola sta nella sua consistenza. Infatti nella versione “napoletana” è granuloso costituisce una via di mezzo tra caffè e granita. È tradizione delle mamme napoletane portare in spiaggia questo caffè freddo, preparato il giorno prima, lasciatolo raffreddare e poi versato in una bottiglia riposta nel freezer; agitata bene la bottiglia per renderlo granuloso, il freddo alla napoletano è pronto per essere gustato sotto l’ombrellone.

Il Caffè Shakerato prende il nome dallo strumento utilizzato dai barmen, lo shaker appunto, per preparare i cocktails. Dopo la seconda guerra mondiale, molti baristi iniziano a proporre agli avventori un caffè freddo shakerando caffè, ghiaccio e zucchero. Utilizzando questo procedimento si ottiene una ottima bibita cremosa e fredda.

La Crema Caffè, anche detta “Caffè del nonno”, proposta nei primi anni 2000 ha riscosso fin da subito un grande successo. Oggi resta un classico immancabile della caffetteria napoletana e non solo. Il segreto della sua affermazione è nei suoi ingredienti semplici e genuini: la panna, il caffè e lo zucchero. Fredda è ottimo rimedio per contrastare la calura estiva.

Il Caffè Mandorla, infine, di origine leccese, nel tempo è diventato un altro must della gastronomia partenopea. Se la versione pugliese prevede di versare un cucchiaino di latte di mandorla nel caffè preparato con la moka, la ricetta napoletana prevede al suo posto, l’aggiunta di cubetti di latte di mandorla ghiacciati.

Il caffè è protagonista, nella bella stagione, anche in gelateria.

Il Gelato al Caffè è un classico di gran gusto. Quello napoletano ha da sempre riscosso maggior successo rispetto agli altri di differenti parti d’Italia. Il perché è, verrebbe da dire ovviamente, nel caffè stesso: il napoletano ha un gusto più forte e deciso che rende il gelato ancora più particolare e saporito.

La Granita al Caffè è molto apprezzata da napoletani e turisti. Se anticamente era preparata principalmente in casa – realizzato un blocco di ghiaccio al caffè vi si passava in superficie una sorta di pialla per ghiaccio (anche nota come grattachecca, soprattutto a Roma) e si otteneva la granita – oggi la si può, invece, gustare in ogni caffetterie e gelateria della città. Da non perdere la versione con panna montata.

Il Frappè al Caffè entra di diritto nel panorama delle ricette estive non solo per essere molto richiesto ma, soprattutto, per la facilità di preparazione: basta, infatti, versare nella campana del mixer 1-2 palline di gelato al caffè più un bicchiere di latte e frullare il tutto per 2-3 minuti.  Per i tanti soggetti allergici e intolleranti è possibile richiedere il frappè anche con latte di soia, di riso o di mandorla in sostituzione di quello vaccino.

La Coviglia al Caffè semifreddo artigianale, esclusiva della pasticceria napoletana, simile ad una mousse, viene servito usando dei bicchierini molto particolari (le “cuviglie” erano contenitori che si usavano in passato per le spume dolci da mantenere al freddo). Noto già ai tempi del grande gastronomo del ‘700 Vincenzo Corrado e della giornalista e scrittrice Matilde Serao, che la descrisse persino nel suo libro Il Paese di Cuccagna, oggi è considerato l’antenato del gelato.

Lo Spumone al Caffè è un gelato di origine napoletana ma diffuso soprattutto nel Salento. Citato nella celebre canzone di Carosone “Io, mammeta e tu” (“Jamm’o bar o ‘o Chiatamone, vuo’ ‘o cuppetto o vuo’ ‘o spumone?”), il dessert ha una forma semi-sferica ed è composto da due strati: il primo, più interno, è una sorta di mousse all’uovo, mentre la parte più esterna è il vero e proprio gelato di caffè .

Per finire, due ricette estive che stanno riscuotendo un notevole successo: il Caffè al Cocco e l’Iced CappuccinoIl primo con panna montata al gusto di cocco e il secondo con latte freddo e granita di caffè. Veramente da provare.

Buone vacanze e buon caffè a tutti.

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