Quattro caffè a … Roma

Quattro caffè a … Roma
Quattro caffè storici nella Capitale … Botteghe del gusto e cronache viventi della città Eterna. Tra marmi, macchine a leva e profumi di tostatura, questi locali raccontano un’idea di ospitalità che resiste al tempo, fatta di rituali, miscele segrete e dolci memorabili. Ecco i quattro indirizzi iconici, ognuno con una storia da sorseggiare.
Sant’Eustachio, il caffè
Il caffè nasce nel 1938 a due passi dal Pantheon, nella piazzetta omonima. Qui la tradizione è tutto. Si tosta ancora a legna e si lavora con miscele selezionate, oggi anche provenienti da filiere etiche. Il mito è la “crema” naturale che sormonta l’espresso, risultato di estrazione e montatura attente; il Gran Caffè arriva già zuccherato, secondo l’uso della casa. Tra le specialità spiccano il caffè speciale con note caramellate, il cappuccino denso e profumato, e i biscotti artigianali da intingere, per una pausa all’ombra del cervo araldico che campeggia sul bancone.

Antico Caffè Greco
Fondato nel 1760 in Via dei Condotti, è il salotto letterario per eccellenza: qui sono passati Goethe e Stendhal, Liszt e Keats, diplomatici, dandy e cineasti. Le sale tappezzate di quadri e specchi custodiscono l’atmosfera cosmopolita di una Roma capitale di arti e conversazioni. In tazza si servono espressi classici, miscele dal profilo elegante; ottima la carta di tè; al banco e ai tavolini trionfano pasticceria d’autore, mignon alla crema, babà e diplomatici, oltre a tramezzini e piccoli piatti salati che prolungano il piacere della sosta.

La Casa del Caffè Tazza d’Oro
Dal 1946 a ridosso del Pantheon, è un tempio della torrefazione romana. Le miscele vengono lavorate in proprio e profumano la strada; il banco è un viavai continuo di tazzine ruggenti. Imperdibile la granita di caffè con doppia panna, omaggio siciliano eseguito con rigore capitolino: cristalli fragranti, intensità aromatica e una crema lattosa che addolcisce senza coprire. Da provare anche l’espresso “al vetro”, i caffè aromatizzati e i pacchetti di chicchi da portare a casa, per prolungare il rito.

Babington’s Tea Rooms
Affacciato su Piazza di Spagna dal 1893, racconta invece la Roma anglofila. Fondato da Isabel Cargill e Anna Maria Babington, è un universo di teiere d’argento, boiserie e miscele proprietarie. Qui il protagonista è il tè, dalle classiche infusioni nere ai blend profumati, ma non mancano eccellenti caffè all’italiana. In tavola arrivano scones tiepidi con clotted cream e marmellata, slice di carrot cake, shortbread friabili. Sul versante salato, club sandwich e uova alla maniera britannica: un tè pomeridiano che è rito e viaggio.

In conclusione
Quattro soste, quattro stili: l’arte dell’espresso, il salotto storico, la torrefazione di quartiere e il fascino british. Roma, in tazza, sa parlare molte lingue senza perdere il suo accento.
Michele Sergio
Articolo pubblicato su Il Roma il 08 ottobre 2025
Immagine di copertina creata con l’I.A.
Crediti foto
https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Ludwig_Passini_-_K%C3%BCnstler_im_Cafe_Greco_in_Rom.jpg
https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Babington%27s_tea_rooms.jpg
https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Caff%C3%A8_Sant_Eustacchio.jpg