I caffè Letterari

I caffè Letterari
Napoli, il Caffè e il Libro: i ritrovi amati dal pubblico colto partenopeo
Quando si parla di libri a Napoli il pensiero corre alle prestigiose biblioteche, civiche e universitarie, nonché alle fornitissime librerie di cui la nostra città è, fortunatamente, ricca.
Non tutti i lettori però amano rinchiudersi tra le severe mura ed i polverosi scaffali di questi mistici luoghi di consultazione, dove il silenzio è giustamente sacrale, dove i frequentatori non devono assolutamente essere disturbati. Altri, più estroversi, come molti figli di Partenope, amano, invece, confrontarsi, discutere, condividere, in una parola, la loro esperienza letteraria, le loro letture.
Ed è così che nella nostra città, una delle capitali mondiali della cultura e, allo stesso tempo, del food in nome dell’antica e nobilissima ns. tradizione culinaria e dolciaria, sono sorti quasi naturalmente i c.d. Caffè Letterari, luoghi dove si realizza spontaneamente un perfetto connubio tra il piacere della lettura e quello di un buon caffè, di un prelibato dolce, di un ottimo drink od, anche, di un saporito piatto, ovviamente, in compagnia.
Cultura e buona tavola di pari passo nei Caffè Letterari napoletani, dunque. Dove il libro, anche a dispetto dell’elettronica, attraverso cui sempre più viaggiano le notizie, resta l’indiscusso protagonista, il veicolo primario e privilegiato per la diffusione e lo scambio delle idee.
Il Gambrinus
Il Caffè letterario napoletano per eccellenza è senza dubbio lo storico Gambrinus. Da oltre 150 anni, ospita nelle sue storiche sale dorate, mostre d’arte, reading, presentazioni di libri. Offrendo agli avventori disparate possibilità di lettura, tra i non pochi testi propri. Da sempre l’antico Caffè ha, poi, ospitato personalità che hanno dato e danno lustro alla letteratura italiana e mondiale. Da Gabriele D’Annunzio a Maurizio De Giovanni. Attraverso l’invisibile linea continua che lega nei secoli i geni della parola scritta.
Napoli ha una lunga tradizione di Caffè Letterari
Caffè Letterario Intra Moenia. Questo è forse il Caffè Letterario più noto e più amato dai napoletani. Fondato nel 1989 e situato nel cuore di Piazza Bellini al civico 70, organizza mostre d’arte, presentazioni di libri, concerti. Accompagnando i propri eventi con la degustazione di saporiti piatti e drinks.
Evaluna. A pochi passi dalle mura greche di piazza Bellini, ospita da quasi vent’anni l’importante libreria “Il taschino cafè” tutta rivolta all’universo femminile, dove sorbendo ottime bevande, è possibile leggere un buon libro (al femminile ovviamente!). È un vero e proprio locale “rosa”, tutto dedicato al gentil sesso, dai libri, come detto, alle mostre ed alla presentazione delle novità letterarie. Lo stesso nome Evaluna è quello di un celebre romanzo di Isabel Allende.
Spazio Nea. Situato tra Piazza Bellini e Via Costantinopoli è una vera e propria galleria d’arte moderna, nella quale è possibile anche gustare un buon caffè tra la lettura di un rivista ed una mostra fotografica.
Altri importanti caffè letterari
Portico 340. In via dei Tribunali è un Caffè da visitare senza dubbio. Originalissimo è la statua in cartapesta del grande Eduardo De Filippo che “accoglie” i clienti all’ingresso. Luogo di ritrovo degli studenti del Conservatorio di Musica e dell’Accademia di Belle Arti. Ma anche di turisti alla ricerca di piatti prelibati della tradizione partenopea.
Archeobar. Lungo l’universitaria via Mezzocannone, ivi è possibile bere un buon caffè e scegliere, tra centinaia di libri il proprio, per momenti di rilassata lettura.
Caffè Letterario Abc Strega Alberti. Aperto nel 2013 nella bellissima e storica piazza San Domenico Maggiore, riadattando la preesistente libreria a Caffè Letterario. Inoltre è un vero e proprio show room della nota casa di liquori beneventana.
Libreria Raffaello. Situata al Vomero dal 1973 negli ultimi anni è stato “aggiunto” un angolo bar. Questa trovata è stata felice perché questa libreria è stata trasformata proprio in un caffè letterario. Oggi possibile ospitare presentazioni di libri, reading e mostre.
Michele Sergio
Articolo pubblicato su L’Espresso napoletano nel mese di ottobre 2017