Quando l’Inghilterra poteva diventare la patria del caffè …

Quando l’Inghilterra poteva diventare la patria del caffè …
… E non lo è diventata! Il commerciante inglese Daniel Edwards aveva conosciuto il caffè in Turchia e intendeva portarlo nella sua terra a fini commerciali. Era convinto che tale operazione potesse avere successo per la novità del prodotto, esotico e gustoso, per il fatto che il paese disponesse di una flotta commerciale navale e per il rigido clima inglese idoneo a favorirne il consumo.
Per realizzare la sua impresa Edwards chiese aiuto a Pasqua Rosèe esperto della materia e nella preparazione del nero infuso.I due aprirono la prima Bottega del Caffè a Londra nel 1652 vicino alla chiesa di St. Michael (Cornhill). Il successo fu repentino ed il consumo di caffè cominciò a diffondersi a macchia d’olio. In tutta Londra aprirono un migliaio di botteghe dove lo si poteva bere.
Un successo di breve durata
Ma il successo fu di breve durata. Già dopo qualche anno iniziarono a manifestarsi malcontenti popolari che divennero ben presto vere e proprie pressioni. I primi ad attaccare furono i puritani che ritenevano i Caffè luoghi di perdizione. In un libello del 1663, infatti, si leggeva: “È un’infamia per gli uomini cristiani il volere essere turchi a tutti i costi”. Seguì un documento pubblico stilato delle donne inglesi che nel 1664 si chiedevano la chiusura delle botteghe. I Caffè minavano la virilità degli uomini che preferivano passare lì le notti piuttosto che a casa con loro.
Come se non bastasse il re Carlo II Stuart, convinto sostenitore che questi luoghi fossero i covi ideali per rivoltosi e antimonarchici, prese la palla al balzo è ordinò la chiusura di tutti i Caffè del regno. Era il 1° gennaio 1676, la fine del sogno di Edwards e Pasqua Rosée. Ben presto gli inglesi sostituirono il caffè con il the. Questo infuso divenne, anche grazie al florido commercio con le colonie indiane, la bevanda nazionale.
Il caffè oggi in U.K.
A distanza di diversi secoli il caffè finalmente è tornato a “casa” grazie alle nuove generazioni che hanno incominciato ad apprezzarlo. Incentivati dalla diffusione di caffetterie e punti vendita dei principali brands europei e americani.
Michele Sergio
Articolo pubblicato su Il Roma il 25.02.2025
Immagine creata con l’I.A.