L’esperto ci racconta: i colori del caffè

I colori del caffè
Provate a rispondere a questa domanda: di che colore è il caffè? Tutti diranno, senza esitare, nero o marrone. Il pensiero corre, infatti, alla parte superiore della tazzina che ricorda il colore del “manto di monaco”. Lo diceva Sophia Loren nel film “Questi fantasmi” del 1967. Per la Loren il colore è sinonimo di garanzia e connota la buona riuscita del caffè. In realtà il caffè di colori ne ha tanti.
I colori nelle piantagioni
Nelle piantagioni saltano all’occhio il verde delle foglie dell’albero e il bianco dei petali. Il frutto del caffè (con dentro i preziosi chicchi) normalmente, nasce verde. Poi nella piena maturità diventa rosso per trasformarsi, infine, in un viola scuro. Che emozione vedere i chicchi dorati che risplendono al sole quando distesi sopra ai patii. Vedere le colline con alberi verdi che contrastano con l’azzurro intenso del cielo di giorno. E di notte si perdono nel blu intenso illuminata da infinite stelle.
I colori nelle torrefazioni
I colori, poi, cambiano completamente con il processo di tostatura perché in meno di 15 minuti dal verde-giallo dei crudi si passa al colore del marrone scuro. È anche qui ci sono tante declinazioni in base alla “cottura”: dal colore cannella per la tostatura chiara, al colore marrone chiaro per la media, fino al colore marrone scuro per la più spinta.
I colori nelle caffetterie
Terzo passaggio, i colori degli arredi dei bar: legno nelle prime botteghe del caffè; specchi, divani rossi e oro nei caffè letterati; grigio metallico nei caffè degli anni ’60 e ’70 fino ad arrivare ai caffè bianchi e neri delle caffetterie anglo-americane. Le macchine espresso sono di solito grigie così come le moka e le antiche cuccume. I baristi indossano divise bianche con papillon neri alla francese divise più smart con camici color juta o jeans.
Infine eccoci alla bevanda: dal nocciola scuro dell’espresso al nero del filtro americano, dall’inconfondibile colore del cappuccino al il bianco della panna nei caffè viennesi, dalla sabbia dorata del caffè turco al verde del pistacchio dei caffè gourmet napoletani.
Articolo pubblicato su Il Roma il 14.01.2025
Immagine creata con l’I.A.