La sciantosa: la regina del Cafè Chantant

La sciantosa: la regina del Cafè Chantant

Il buio della sala appena interrotto dalle tremolanti fiammelle delle candele accese sui tavoli finemente apparecchiati. Seduti, nobiluomini napoletani vestiti elegantemente, con tanto di tuba,
papillon e smoking o frac, aspettano trepidanti il momento clou dello spettacolo. L’arrivo sul palco della sciantosa. Siamo a Napoli, siamo nella Belle Èpoque.

Nonostante abbia perso, con l’unità d’Italia, lo status di capitale, Napoli rimane al passo con i tempi. Tanto è vero che è tra le prime città del vecchio continente dove si diffonde il Café Chantant. Questo spettacolo, d’origine francese, che viene per lo più rappresentato nei teatri e nelle caffetterie più prestigiose della città partenopea, riscuote notevolissimo successo all’ombra del Vesuvio. Insieme al cabaret costituisce la forma di intrattenimento più in voga a partire dall’ultimo ventennio dell’800 e fino ai primi tre lustri del ’900, con la musica ed il ballo al centro dell’evento.

Una nuova idea di donna

Tra cantanti, danzatori e attori comici c’è anche lei, la regina del Caffè Concerto. La sciantosa, che con la sua avvenenza ed il talento artistico ammalia il pubblico maschile. Anche quello più esigente. Il termine sciantosa è una storpiatura di quello francese chanteuse, che letteralmente significa “cantante”. Inizialmente, infatti, le sciantose eseguivano nei Caffè brani ed arie tratti da opere liriche o operette famose. Successivamente la sciantosa napoletana si specializza nell’interpretazione di motivi partenopei. In particolar modo nel genere satirico ed umoristico della macchietta, interpretata da sola o anche in compagnia del caratterista di turno.

La fama e il successo

La sciantosa è come una diva del teatro d’opera che, pur esibendosi su palcoscenici meno importanti, riesce, però, conquistare una fama e delle soddisfazioni economiche non certo meno rilevanti. Queste originali artiste sono donne sensuali, affascinanti, fatali, con voci fuori dal comune, che riescono letteralmente a far impazzire gli uomini, pronti a perdere la testa per loro ed a riempirle di doni preziosi. Molti giovani rampolli della nobiltà napoletana mettono a rischio, addirittura, il loro titolo e la loro eredità pur di sposare queste cantanti sui generis.

Vere e proprie icone di stile ed eleganza, diventano ricche, famose e contese dai principali locali della città. Soprattutto quando sono disposte a mostrare belle gambe e proibite sottane, suscitando lo sdegno bacchettone di falsi moralisti. Questi ultimi, di sovente, sotto mentite spoglie si recavano ad assistere agli “scandalosi” spettacoli delle più belle e famose sciantose! Insomma si fa la fila per vedere all’opera la sciantosa più famosa del momento, sentirla sussurrare dolci note, vederne le promettenti grazie, unitamente a quelle delle ballerine le quali, sulle note del cancan, alzano la gonna e mostrano al pubblico calzette e sottanine. Quello che oggi apparirebbe uno spettacolo per educande era all’epoca il massimo della trasgressione!

L’eredità di una grande epopea

Tra le sciantose più amate ricordiamo. Elvira Donnarumma (la prediletta di Libero Bovio), Anna Fougez, Lina Cavalieri, Lydia Johnson, Maria Campi, Gilda Mignonette e Yvonne
De Fleuriel. Non si è persa tra la nebbia del tempo la memoria storica di queste donne leggendarie. Il cinema e il teatro le hanno rievocate più di una volta. Tra le rappresentazioni cinematografiche di maggior successo ricordiamo il film La sciantosa di Alfredo Giannetti del 1971, interpretato da Massimo Ranieri e Anna Magnani. In teatro hanno rievocato le danze e le canzoni delle attrici della Belle Èpoque due napoletane doc: Serena Autieri e Monica Sarnelli.

Le sciantose più celebri

Natalina “Lina” Cavalieri

Nata a Roma nel 1875, dotata di una voce idilliaca e di una bellezza fuori dal comune. All’età di 21 anni debuttò al Salone Margherita e fu subito grande successo. Di lì il passo fu breve per i teatri più importanti d’Europa. Indimenticabile fu il duetto con Enrico Caruso. Dopo la prima guerra mondiale si ritirò dalle scene per dedicarsi al cinema, sempre con grande successo. La sua vita fu rievocata da Gina Lollobrigida nel film La donna più bella del mondo (1955) di Robert Z. Leonard.

Maria Campi

Nota al grande pubblico come Maria De Angelis, è stata una cantante, attrice e artista originale. Divenuta celebre per essere stata l’inventrice della famosa “mossa”. La mossa consisteva in un movimento dell’anca durante la sua esibizione ritenuta trasgressiva e scandalosa. Di umili origini, iniziò la sua carriera al Salone Margherita e anche per lei il successo fu immediato, soprattutto perché riuscì a legare il suo nome a canzoni molto popolari come ’A tazz’e cafè e Ninì Tirabusciò. A lei fu dedicato il film Ninì Tirabusciò, la donna che inventò la mossa del 1970, di Marcello Fondato, con Monica Vitti.

Elvira Donnarumma

Nata a Napoli nel 1883, è ricordata come una delle più grandi interpreti della canzone classica napoletana. Nonostante fosse di statura bassa e tarchiatella, il suo incredibile carisma, il talento artistico e la voce struggente, la fecero ingaggiare nei Cafè Chantant e nei teatri di varietà di Roma e Napoli. Fu apprezzata e ammirata soprattutto da personalità del mondo della cultura del calibro di Libero Bovio e Matilde Serao. Grazie al contributo di Serena Autieri non si è perso il ricordo della “capinera napoletana”.

Anna Fougez

Grande cantante e attrice tarantina, fu la sciantosa più elegante e raffinata. Riuscì a legare la sua figura al lusso e alla ricchezza. Fu la “diva” per eccellenza.

Lydia Johnson

Danzatrice, cantante e attrice di origini russe, ebbe grande successo nei teatri della penisola italiana.

Gilda Mignonette

Al secolo Griselda Ardeatini, iniziò la sua carriera nei Cafè Chantant napoletani e successivamente portò il suo repertorio di musica e canzoni napoletane prima in Europa e poi anche nelle Americhe.

Yvonne De Fleuriel

Cantante, attrice del varietà e del cinema muto, iniziò giovanissima nella compagnia di Eduardo Scarpetta, dopo di che fu la principale sciantosa dei Cafè Chantant napoletani. Viene ricordata soprattutto come grande interprete della canzone napoletana.

Michele Sergio

(Pseudonimo femminile Flora Martini)

Articolo pubblicato su L’Espresso Napoletano nel mese di marzo 2017

Immagine creata con l’I.A.