L’esperto ci spiega a cosa serve un corso di formazione sul caffè

A che serve un corso di formazione sul caffè

Per chi ancora avesse dubbi sull’importanza di frequentare corsi di formazione sul caffè ecco alcune importanti riflessioni in merito. Negli ultimi anni si sono affermate negli States ed in Europa molte scuole e associazioni che hanno promosso corsi di formazione. Dalla coltivazione della pianta alla tostatura, dalle tecniche del barista alla degustazione della tazza.

L’Italia oggi

I baristi, torrefattori e, più in generale, addetti del settore del caffè italiani, godono di una buona reputazione professionale a livello internazionale. Va considerato, però, che questo mondo è in costante evoluzione. Pertanto si devono “fare i conti” con la globalizzazione. Ma anche con la concorrenza da parte di aziende e professionisti stranieri. Per questo motivo investire sullo studio è cosa di assolta priorità sia per il singolo che per il gruppo. La vera risorsa del singolo professionista (aspirante trainer, consulente o imprenditore), infatti, è l’investimento che fa su sé stesso in termini di conoscenze.

Lo studio servirà per capire come si muove il mercato, dove puntare in termini di innovazioni.  Come accontentare la clientela. Quando si parla, invece, di un team (il personale di una torrefazione o di una caffetteria ad esempio) è importante che ognuno di loro abbia acquisito gli strumenti da applicare nel mondo del lavoro. Un operatore del settore più consapevole delle origini del prodotto pretenderà di acquistare un caffè che rispetti le persone che lavorano nei campi e che le piante non siano state trattate con prodotti pericolosi per la salute del consumatore. Tutto ciò porterà a scelte più green e rispettose dell’ecosistema e delle biodiversità.

La cura del cliente

Non dimentichiamo, infine, la cura del cliente. È doveroso che il datore si impegni a dare i migliori baristi con la migliore formazione. Senza dimenticare di offrire i prodotti e servizio di alta qualità. Di conseguenza anche il consumatore diventerà più attento e pretenderà un prodotto sostenibile, tracciato e, ovviamente, di qualità.

Michele Sergio