Napoli: tra le prime città a conoscere il caffè!!!

Napoli: tra le prime città a conoscere il caffè!!!
Grazie a Pietro Della Valle Napoli fu tra le prime città a venire a contatto con una nuova bevanda: il caffè
Figura affascinante quella del grande musicologo, scrittore e avventuriero romano Pietro Della Valle. Questi, nella prima metà del ‘600, intraprende una serie di viaggi in Medio Oriente. Nel corso di tali viaggi scopre un mondo sconosciuto a noi europei, tante novità, tra le quali il caffè. Egli è tra i primi europei a berlo. E cercherà di importarlo nella sua città d’adozione, la nostra, Napoli. Ma andiamo con ordine.
Una vita avventurosa
Pietro Della Valle nasce a Roma nel 1586 da un ricco ed antico casato che gli consente di approfondire gli studi classici. Appartiene alla società che conta, viaggia, intreccia relazioni personali e professionali con persone d’ogni livello e nazionalità.
A vent’anni la sua vita cambia. S’innamora perdutamente di una fanciulla che però non potrà mai avere perché andrà in sposa ad un altro uomo.
Deluso, Pietro si sfoga dandosi a componimenti musicali. Il carro di fedeltà d’amore, Gli amori pescatorii, Lettere pescatorie amorose, Sogno Amoroso. Ciò non gli basta a colmare il suo vuoto e decide di partire per la guerra nel 1611 per assalire Tunisi. Dopo questa parentesi ritorna a Napoli, allora una delle città più vive e popolose del mondo, dove incontra tantissime persone tra cui il medico e poeta Marco Schipano che divenne suo stretto amico.
Nel 1614 riparte per la volta della Terra Santa. Qui si innamora (e stiamo a due!) di una bellissima donna di nome Maani. La sola capace di fargli dimenticare il suo (primo) amore romano.
E da lì inizia la scoperta degli usi e costumi dei popoli mediorientali, di cui fervidamente racconta attraverso 56 lettere, agli europei, dalla scrittura cuneiforme al caffè.
La scoperta del caffè
Si al caffè. I napoletani, attraverso le sue lettere, diffuse dall’amico Schipano, vengono a conoscenza del nero infuso, fino a quando Della Valle non ne parla direttamente dopo che, tanti gli anni passati a viaggiare, decide di ritornare a Napoli. Qui scrive della bevanda chiamata “kahve” consumata dai musulmani al termine del pasto. Ottima alternativa agli alcolici proibiti dalla loro religione. Inoltre racconta del liquido profumato dal colore nero. Di bricchi posti sul fuoco versato in piccole scodelle di porcellana, continuamente svuotate e riempite dagli avventori. E scrive della capacità di questa nuova “magica” bevanda di tenere sveglie le persone di notte, di destare corpo e spirito dei bevitori.
E’ per merito di Pietro Della Valle che i napoletani conoscono, tra i primi in Europa, il caffè a seguito del suo ritorno nella terra natia. Dopo un secolo Napoli diventerà la capitale del caffè. Ed i napoletani i primi amanti e consumatori, oltre che sponsor, del nero infuso.
Michele Sergio
Articolo pubblicato su “L’Espresso Napoletano” del mese di maggio 2018